Scopri il Manga Fantasy che Prende in Giro i Videogiochi: Perché Guru Guru ti Farà Ridere dall’Inizio alla Fine!

Se c’è un manga che mi ha fatto ridere di gusto, sorprendendomi per la sua originalità e per la capacità di giocare con i cliché del fantasy, quello è senza dubbio Guru Guru – Il Girotondo della Magia di Hiroyuki Eto. Leggendolo, mi sono ritrovato catapultato in un’avventura che prende in giro i vecchi giochi di ruolo giapponesi, ma lo fa con una freschezza e una leggerezza che raramente ho trovato altrove.
Trama: un viaggio tra parodia e magia
La storia si apre nel villaggio di Jimina, un nome che già da solo fa capire il tono scanzonato dell’opera: qui vive Nike, un ragazzino cresciuto dal padre con l’unico scopo di diventare il “Valoroso Guerriero” destinato a salvare il mondo dalla minaccia del Re del Male, Giri. Accanto a lui c’è Kukuri, l’ultima discendente della tribù MiguMigu, in grado di utilizzare la magia Guru Guru, un’arte che consiste nel disegnare cerchi magici sul terreno per evocare creature e magie.
Il pretesto narrativo è semplice: il sigillo che imprigionava Giri si è spezzato e ora Nike e Kukuri devono partire per un viaggio che li porterà a crescere, affrontare mostri, superare dungeon e, soprattutto, collezionare una serie infinita di figuracce e situazioni esilaranti. La loro missione? Sconfiggere il Re del Male e riportare la pace nel regno di Jam Jam.
Personaggi: eroi “imperfetti” e irresistibili
Nike è tutto fuorché l’eroe classico: pigro, svogliato e spesso più interessato a schivare le responsabilità che a salvare il mondo. Kukuri, invece, è una maga alle prime armi, tenera e pasticciona, che spesso confonde i simboli magici evocando le cose più assurde invece di aiutare davvero il suo compagno. La loro dinamica è uno degli aspetti più divertenti del manga: si completano a vicenda, ma sono anche fonte di gag continue.
A rendere tutto ancora più spassoso ci pensano i comprimari: dal padre di Nike, Bud, ossessionato dall’addestrare il figlio, alla vecchia strega che ha cresciuto Kukuri, fino ai bizzarri personaggi che i due incontrano nel loro viaggio, ognuno con le proprie manie e stranezze.
Stile e struttura: un manga che sembra un videogioco
Quello che mi ha colpito subito di Guru Guru è il modo in cui Eto riesce a trasportare le meccaniche dei giochi di ruolo nel fumetto. Ogni personaggio viene presentato con tanto di livello e punti vita, le armi hanno le loro statistiche, e ogni scontro ricorda le battaglie a turni dei vecchi JRPG. Non mancano le didascalie che segnalano gli attacchi, i punti esperienza guadagnati e persino le tipiche musichette (suggerite a parole) che accompagnano le vittorie.
Questa scelta stilistica rende la lettura dinamica e imprevedibile: sembra davvero di sfogliare il manuale di un videogioco, ma con la libertà creativa e la follia tipica di un manga comico.
Umorismo e parodia: la vera forza del manga
La trama, volutamente semplice, è solo un pretesto per mettere in scena una parodia continua dei canoni fantasy e dei giochi di ruolo. Le situazioni assurde si susseguono senza sosta: tra mostri che leggono il copione prima di attaccare, eroi che comprano oggetti inutili invece di equipaggiarsi per la missione e magie che non funzionano mai come dovrebbero, ogni pagina è una sorpresa.
L’umorismo è genuino, mai forzato, e spesso gioca con le aspettative del lettore. Mi sono trovato più volte a ridere per le trovate nonsense, le battute metanarrative e le allusioni ai videogiochi anni ’90.
Disegni: semplicità che funziona
All’inizio lo stile grafico può sembrare un po’ grezzo e poco dettagliato, ma andando avanti si nota un netto miglioramento, pur mantenendo una linea semplice e pulita. I personaggi sono spesso rappresentati in versione super deformed, con espressioni esagerate che enfatizzano la comicità delle scene. I colori (nelle edizioni più recenti) sono vivaci e contribuiscono a dare un tono allegro e scanzonato all’opera.
Edizione italiana: un ritorno coloratissimo
L’edizione J-Pop Manga, che ho avuto tra le mani, è davvero curata: volumi corposi, inserti a colori e la possibilità di collezionare l’intera serie in due box da collezione con cartoline esclusive. Un must per chi vuole rivivere (o scoprire) questa perla del fantasy comico.
Considerazioni finali: perché leggere Guru Guru
Guru Guru – Il Girotondo della Magia è un manga che consiglio a chiunque abbia voglia di una lettura leggera, divertente e fuori dagli schemi. È perfetto per chi ama i giochi di ruolo, ma anche per chi cerca una storia capace di prendersi poco sul serio e di regalare risate genuine. Nike e Kukuri sono due protagonisti che restano nel cuore, e il mondo creato da Eto è un continuo omaggio/parodia al fantasy che, almeno per me, funziona alla grande.
In definitiva, Guru Guru è la dimostrazione che anche da una trama semplice può nascere qualcosa di unico, se affrontato con ironia e creatività. E, fidatevi, dopo averlo letto, anche voi avrete voglia di disegnare un cerchio magico per vedere cosa succede!
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Guru Guru – Il Girotondo della Magia