Yomotsu Hegui: Il Frutto Proibito dei Manga Horror!

Yomotsu Hegui – Il Frutto del Regno dei Morti è uno di quei manga che ti colpiscono fin dalle prime pagine, sia per la potenza visiva sia per la profondità dei temi trattati. Scritto e disegnato da Masasumi Kakizaki, autore già noto per opere come Rainbow e Green Blood, questo manga horror-sovrannaturale si è rivelato una delle letture più intense e coinvolgenti che abbia affrontato di recente.
Trama e atmosfera
La storia ruota attorno a Kanetsugu Nawa, un ex poliziotto la cui vita è stata distrutta dall’omicidio della moglie e della figlia. Dopo aver cercato giustizia con le proprie mani, finisce in carcere per otto anni. Una volta uscito, la sua famiglia lo respinge e l’unica cosa che gli resta è la vendetta. Ma proprio quando sembra aver raggiunto il suo scopo, la trama prende una svolta inaspettata: scopre l’esistenza di un frutto misterioso, lo Yomotsu Hegui, capace di donare l’immortalità a chi lo mangia.
L’atmosfera è cupa, soffocante e permeata da un senso di disperazione e rabbia. Ogni pagina trasuda dolore e collera, soprattutto nei momenti in cui Nawa si confronta con il suo passato e con la perdita della sua famiglia.
Tematiche e personaggi
Uno degli aspetti che più mi ha colpito è la profondità psicologica del protagonista. Nawa non è un eroe tradizionale: è tormentato, ossessionato dalla vendetta, ma anche capace di grande umanità. Il suo viaggio lo porta a confrontarsi con la Morte stessa, rappresentata da Ren, una figura femminile enigmatica che lo coinvolge in una guerra millenaria tra immortali e mortali.
Il manga affronta temi universali come il dolore, la vendetta, il senso di colpa e il desiderio di redenzione. Ma c’è anche una riflessione più ampia sull’immortalità e sulle sue conseguenze: il frutto Yomotsu Hegui non è solo un espediente narrativo, ma diventa il simbolo di una maledizione che priva l’uomo della sua umanità.
Disegni e stile
Lo stile di Kakizaki è semplicemente straordinario. Le tavole sono dettagliatissime, con splash page che lasciano senza fiato. Il tratto realistico e le espressioni dei personaggi trasmettono perfettamente l’intensità emotiva della storia. Le scene splatter e di violenza sono rese con una precisione quasi chirurgica, ma mai gratuite: servono a sottolineare la brutalità del mondo in cui si muovono i protagonisti.
Cosa mi è piaciuto
- Profondità del protagonista: Nawa è un personaggio complesso, credibile e mai banale.
- Atmosfera: Il manga riesce a trasmettere un senso di angoscia e tensione costante.
- Disegni: L’arte di Kakizaki è di altissimo livello, perfetta per il tono della storia.
- Riflessioni morali: Non è solo un horror, ma anche una riflessione sull’immortalità e sul valore della vita.
Yomotsu Hegui – Il Frutto del Regno dei Morti è una lettura che consiglio vivamente agli amanti dell’horror e a chi cerca un manga capace di andare oltre la semplice azione. In soli tre volumi, Kakizaki costruisce un universo ricco di tensione, emozione e domande esistenziali. Personalmente, ho trovato questa opera intensa e coinvolgente, capace di lasciare il segno anche dopo aver chiuso l’ultima pagina.
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